Legge di Bilancio, non cambiano i requisiti per andare in pensione con Opzione Donna. Salta lo scalino del fattore anagrafico.
Opzione Donna non cambia nel 2022: a differenza di quanto ipotizzato durante le discussioni sulla Legge di Bilancio, non si procede con l’innalzamento del limite minimo dell’età delle lavoratrici per poter richiedere di andare in pensione con questo sistema.
Pensioni, Opzione Donna non cambia: nel 2022 restano in vigore le stesse regole
Nel corso dei lavori per la stesura della Manovra sembrava che Opzione Donna, confermata anche per il prossimo anno, dovesse cambiare con l’innalzamento dell’età delle lavoratrici intenzionate ad andare in pensione con il sistema dedicato. Invece non si procederà con l’innalzamento dell’età. L’innalzamento dell’età sarebbe stato rimesso in discussione a fronte delle critiche che si erano levate dopo l’approvazione della Manovra. La critica principale è legata al fatto che innalzare il requisito anagrafico per le lavoratrici intenzionate ad andare in pensione con Opzione Donna non avrebbe portato ad un risparmio considerevole per lo Stato in quanto Opzione Donna si rivolge ad una platea ristretta di persone.
Opzione Donna, i requisiti
Non cambiano quindi i requisiti per andare in pensione con Opzione Donna nel 2022: le lavoratrice devono avere almeno 58 anni di età – 59 anni nel caso delle lavoratrici autonome – e 35 anni di contributi alle spalle. In un primo momento si era ipotizzato un innalzamento del valore anagrafico: 60 anni per le dipendenti e 61 per le lavoratrici autonome. Salta invece, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, l’innalzamento del requisito anagrafico.
L’iter parlamentare
L’ultima parola spetta comunque al Parlamento, chiamato ad esprimersi sulla Legge di Bilancio 2022. E la sensazione è che nel corso dell’iter parlamentare la Manovra possa essere modificata anche in modo significativo.